Spalletti oggi potrebbe fare all-in e smetterla di nascondersi dietro al suo bluff.
Vediamo come e perché.
Anche i muri sanno che uno dei punti di forza dei nerazzurri è non giocare le coppe, questo li avvantaggia non poco nel turn-over in rosa rispetto alle altre contendenti in campionato.
Parleremo quindi di risultati, equilibri e prospettive.
Risultati:
Definirli altalenanti sarebbe un irriguardoso. Non ha mai perso. Ma ha inciampato. Dopo averne rifilati 3 alla Roma all’Olimpico, ha pareggiato a Bologna e dopo aver vinto il derby e pareggiato al San Paolo ha raccolto un solo punto in casa col Toro. Certo, non sempre si può vincere, ma questi sono punti persi con le piccole, a fine campionato si pagano e oggi in casa col Chievo non ci saranno scusanti. Prova di maturita’? Assolutamente si.
Equilibri:
Icardi segna a raffica, al limite dell’illegalità. Skriniar e’ stato pagato da Suning moltissimo ma alla fine ha avuto ragione. Borja Valero e’ a tutti gli effetti un top player ed ha preso per mano la squadra, in un centrocampo che conta molti nomi importanti. Tutto bene, tutto bello. Ma gli equilibri non ci sono. Seppur manchino gli impegni di coppe, i rincalzi e alcune mosse di mercato (vedi Cancelo e Dalbert) non appaiono brillanti. Pero’ Spalletti qui ha lavorato bene, ha fatto il contrario di tutto quel che ha fatto a Roma, portando a livelli insperati giocatori come Santon, gasando Perisic e Brozovic, dando la giusta fiducia a Gagliardini e Vecino, lavorando prima di tutto psicologicamente su tale Ranocchia su cui ci sta mettendo una pazienza certosina fin dal ritiro estivo quando pareva avesse le borse in mano ogni mattina. La forza del gruppo e’ il valore aggiunto di questa squadra che seppur competitiva, deve augurarsi che non venga neppure un raffreddore ai suoi elementi chiave, perche’ per sostituirli adeguatamente.. beh, non ci sono pari. Pero’ fin qui Spalletti dai suoi ragazzi ha tirato fuori tutto. Ed e’ questo quello che conta.
Prospettive:
Tenere il passo, non inciampare e presentarsi al mercato di gennaio con questi parametri potrebbe spingere Suning a fare uno sforzino ed investire ancora in un innesto per reparto. A quel punto sarebbero tutti avvisati. Spalletti (come direbbe Rovazzi) passerebbe a tutti i sui ragazzi nello spogliatoio un chiaro messaggio: “andiamo a comandare”.
Aspettiamo il termine della gara coi clivensi per capire meglio di che pasta e’ fatto questo Biscione
Stefano Penn
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