Alla scoperta di Jagiełło, l’uomo del momento

Da potenziale meteora ad eroe recente. Questo è il destino di questo carneade che nelle ultime due gare del Genoa (8 presenze in tutto) si è giustamente conquistato una maglia e le luci della ribalta.
A dir poco decisivo con il gol al Lecce (o se preferite, autore del bellissimo tiro che ha portato all’autogol del portiere giallorosso), e l’assist a Lerager per il matchball nel derby dopo essersi conquistato coi denti un pallone insanguinato dalla retroguardia blucerchiata. Ma Filip non è solo questi due episodi ma anche tanta corsa e tanto sudore. Sempre propositivo, molto movimento senza palla. Forse l’unico a farlo.
Ma chi è?
Pagato un paio di milioncini dai pressoché sconosciuti polacchi del Lubin, è seguito da Fabrika Futbolu, quindi gli stessi agenti ed intermediari (leggasi Giuffrida) del pistolero Piątek.
Cosa aveva combinato fin qui?
Intanto tutta la trafila nelle selezioni giovanili della nazionale biancorossa, e titolare fisso nelle ultime due stagioni (su 6) al Lubin.
180 cm per 75kg, asciutto e rapido, non é uno che inquadra spesso la porta: 5 centri in 99 presenze. Ma la punta non è il suo ruolo. Può schierarsi sia interno che esterno di centrocampo a seconda delle necessità.
Fra pochi giorni spegnerà 23 candeline: potrebbe essere l’anno della sua consacrazione in serie a.
Ce lo auguriamo.
Siamo molto interessati a rivederlo all’opera nei tre impegni residui per potere esprimere un giudizio più preciso.
Per quel che ha fatto vedere in queste due gare: ce ne fossero!

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