La Bolla (con GLT)

CALCIOVID

Sempre più voci, anche da parte di addetti ai lavori, propongono di imitare le misure preventive adottate dalla NBA per garantire un campipnato che abbia almeno una parvenza di regolarità.
Perché così com’è l’ha persa.

Per quanto una società possa seguire scrupolosamente il protocollo sanitario esiste un privato che, di fronte a un virus pandemico,, entra nella sfera dell’imponderabe.

La Bolla di Orlando in Florida all’interno dell’immenso parco di Disney World contiene oltre a 3 alberghi, negozi, parrucchieri, manicure, bar, ristoranti, laghetti artificiali per la pesca che a quanto si dice, è diventato un hobby molto diffuso tra i giocatori.

Regole ferree:

ogni squadra delle 22 partecipanti, quelle già qualificate o che potevano ancora qualificarsi per i Play off, ha potuto portare con se’ 36 persone.

Sono solo una 20ina i giornalisti accreditati che però non possono interagire privatamente con i giocatori.

I giocatori sono sottoposti a tamponi salivari quotidiani e hanno i risultati nella stessa giornata grazie ad un laboratorio dedicato .

I giocatori non possono uscire salvo che per seri motivi familiari e se trasgrediscono devono restare 10 giorni in quarantena oltre ad una salatissima multa.

Mascherina obbligatoria e braccialetti elettronici per regolare il flusso nelle varie aree comuni.

Una sorta di Truman Show, un mondo parallelo, costato circa 160 muoni di dollari che servirà ad evitare almeno 1 miliardo di dollari di mancati introiti televisivi.

In Italia, per il calcio, credo sia qualcosa di difficilmente praticabile.

Innanzi tutto c’è un discorso di durata che per la NBA andava da agosto fino all’attuale mese di ottobre.

Poi c’è un discorso logistico in quanto non so se in Italia possa esistere una struttura di questo tipo in grado di accogliere tutte le 20 squadre italiane.

Infine c’è un problema di competizioni visto che si parla non solo di campionato ma anche di Champions, Europa League e Coppa Italia dove noi, per esempio, incontreremo il Catanzaro.

A mio modo di vedere più facile che si arrivi ad un ritiro forzato, e regolamentato, di qualche mese per capire meglio come si evolverà la situazione.

Idea, per altro, ipotizzata da De Zerbi in un’ intervista rilasciata ieri con una, per me, giustissima chiosa finale:

“I calciatori e gli addetti ai lavori devono prendere tutte le giuste precauzioni ma molti di noi hanno figli che vanno a scuola.
Io quando torno a casa i miei figli li bacio, loro hanno 15 e 17 anni, escono e non so cosa fanno”.

Forza Genoa.

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