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#Genoa-Atalanta

Ultima partita in casa per il Grifone, partita che sinceramente ha poco da dire dal punto di vista sportivo ma che avrà un grande significato emotivo.

Sarà la partita del “Funerale” per la retrocessione della squadra della delegazione, ma soprattutto sarà l’ultima partita davanti al proprio pubblico per Badelj, che ha annunciato con una bellissima lettera l’intenzione di fermarsi con il Genoa, raggiunta la naturale scadenza del contratto.

Di fronte troveremo la solita Dea, in pieno piazzamento Champions, che però dovrà capire come affrontare il caso Gasperini, ovvero se fargli ponti d’oro e convincerlo a restare oppure imbastire un nuovo percorso con un nuovo allenatore.

Il Gasp schiererà i suoi con un 3-4-2-1 (o il suo classico 3-4-3) ed ha tutti gli effettivi abili ed arruolabili.

Retegui, Lookman e De Ketelaere formano un tridente spaventoso, con uno score di 46 reti in campionato in 3 e 19 assist all’attivo. Bellanova e Zappacosta sulle corsie laterali forniscono corsa e qualità e Pasalic ed Ederson invece robustezza e geometrie.

Nell’ultima partita il Gasp in difesa ha adattato De Roon, giocatore a mio parere STRAORDINARIO, Kossounou e il pilastro Djimsiti, oltre all’ottimo Carnesecchi in porta.

Probabilmente quello che è mancato per puntare allo scudetto è stata la qualità e il rendimento non ottimale delle riserve, ed è un peccato, perchè la Dea sia per gioco espresso che per qualità non ha nulla da invidiare alle prime due della classifica. Detto ciò, 71 punti a due giornate dalla fine sono l’ennesimo risultato ottimale di Gasperini, della società che spero tanto diventi il Genoa, e di un gruppo di calciatori che ha seguito il mister pur sapendo che ha un carattere tenace.

Sappiamo tutti che stasera la partita conterà ben poco, pensiamo a salutare la squadra ed a ringraziarla, soprattutto nella figura del Capitano, e a divertirci con un evento storico.

#Mark

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