di #GRINGO feat. #PENN e #DES

Che Vieira avesse timore dei lariani (e con ragione) si é capito subito con gli 11 iniziali, trovando a sostegno di Ruslan e Colombo due giocatori con caratteristiche come Norton ed Ellertsson che non sono Stanciu e Carboni.
Prendere gol da Nico Paz dopo 13 minuti fa male. Poi alla mezz’ora Kuhn (imprendibile per tutti) si beve Aaron (cosa che capita di rado) ma Leali chiude la saracinesca (bravissimo); sul rimpallo Morata si mangia il 2-0 che sa solo lui come sia possibile sbagliare una palla cosí… e che dire? meno male perché avrebbe distrutto il morale Genoa che non aveva ancora tirato in porta fino a quel momento.
Dopo tutto questo patire, all’improvviso, al 34mo minuto il Genoa risorge aprendo in due come una mela la difesa comasca: in un mischione sono ben tre i tentativi a rete dei rossoblú ma l’esultanza rimane straozzata in gola, niente da fare. Sfortuna pura. Ci riprova Morata poco dopo ma nulla di fatto.
Il primo tempo con l’occasione di Morata poteva dire 2-0, con quelle di Masini o Colombo poteva dire 1-1.
Il Genoa chiude sotto di uno alla fine della prima frazione di gioco, ma il Grifone c’é, è cresciuto molto alla distanza, senza timori, tirando fuori gli artigli negli ultimi 15 minuti che promettono bene.
Tuttavia, nella ripresa, sopra di un gol, il Como era in controllo e nonostante la buona volontà e la collezione di corner abbiamo fatto il solletico ai lariani che hanno iniziato a vacillare seriamente solo dopo l’espulsione di Ramon. La spinta emotiva e l’ennesima incursione di Norton-Cuffy hanno propiziato la rete, a tempo scaduto, del nostro ormai ex Egidio Calloni, un Ekuban che gia’ contro la Juve aveva sfiorato la marcatura e che oggi ha segnato un gol di certo non difficile, ma neanche banale.
Portiamoci a casa questo prezioso punto con l’auspicio di continuare a lavorare, perche’ da fare ce n’è davvero tanto.
Forza Genoa! ❤️💙
#PENN e #DES per ⚽️🛒
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