Arriva Immobile, l’ingrato.

Domenica sera a Marassi si presenterà la Lazio dell’ex Ciro Immobile.

Il ragazzo napoletano è il classico esempio di giocatore che nel Genoa non riesce ad esprimersi al meglio, per poi andare via ed esplodere definitivamente.

In rossoblù 33 presenze in campionato e soli 5 gol.

Uno di questi gol è diventato famosissimo, quello segnato all’Inter a San Siro, non tanto per la bellezza della rete, quanto per l’esultanza polemica verso i tifosi rossoblù assiepati nel terzo anello del Meazza. Un dito davanti al naso a zittire i supporter del Grifo, non contenti delle sue prestazioni sottotono. Da li nasce l’odio verso il giocatore. E lui che dichiarerà “Non sapete cosa ho passato a Genova..”

L’anno successivo si sposta al Torino ed esplode, 22 gol in 33 presenze e biglietto per Dortmund assicurato. Ma in Germania non ripete i numeri fatti in granata (24 presenze 3 gol) e nemmeno  in prestito al Siviglia (8 presenze 2 gol) va meglio.

Ritorna al Torino nel Gennaio 2016 tra il tripudio generale, ma non è lo stesso dell’esperienza precednete (14 presenze 5 gol), fino a quando viene ingaggiato lo scorso anno dalla Lazio. Qui ricomincia a segnare alla grande con 23 reti in 36 partite, e pure quest’anno è già partito a razzo con 4 gol in 3 presenze.

Lo scorso anno è stato tempestato dalla Gradinata Nord, ed infatti la sua partita non è stata memorabile. Speriamo che anche questa volta i fischi assordanti nelle orecchie lo possano distrarre, e si ricordasse che il ditino davanti al naso, non è buona educazione.

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