Damiano si candida a Presidente

 

Una notizia che molti (compreso il sottoscritto) aspettavano da tempo, con la speranza che qualcosa possa cambiare nel futuro: Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori,  si candida ufficialmente alla presidenza della FIGC.
Un calciatore che si candida per il ruolo di presidente del mondo del calcio italiano.
Per Cosimo Sibilia e Gabriele Gravina un avversario non da poco, considerato che Tommasi riceverà sicuramente l’appoggio di tutto il mondo dei calciatori, di molti allenatori, di qualche presidente e, questo è poco ma sicuro, della quasi totalità dei tifosi italiani.

Ecco la dichiarazione di Tommasi che ufficializza la sua candidatura in una nota sul sito dell’ A.I.C. :
«La volontà di essere parte attiva del cambiamento viene da un percorso fatto negli ultimi anni che mi spinge a mettermi a disposizione per un progetto che sia il più possibile di condivisione. Oggi i calciatori vogliono essere quelli che uniscono. In questo momento c’è la necessità di riportare al centro della discussione il progetto sportivo. 

Manca poco più di una settimana per la presentazione ufficiale della candidatura e per la presentazione del programma ed è per questo che da parte mia c’è la voglia di scriverlo il più possibile insieme. 
Nelle scorse settimane mi sono confrontato con molti addetti ai lavori ed importante sarà capire le priorità per ciascuna componente. 
Molto è già stato scritto e alcune idee stanno già prendendo forma; l’auspicio è che si torni a parlare di calcio il più presto possibile sapendo che la volontà comune deve essere una: rilanciare il nostro movimento.

Oggi la Figc ha bisogno di unità di intenti. Compito istituzionale è quello di dare una risposta seria, concreta e sufficientemente lungimirante a Italia-Svezia… altrimenti avremmo perso due volte»

Si dice sempre che nelle dichiarazioni d’intenti sono invece celate volontà personali e opportunistiche.
Tendiamo a credere, stavolta, che se il mondo del calcio italico vuole dare una vera ripulita ed uno scossone che possa cercare di riportarlo ai gloriosi fasti degli anni ’80 e inizio anni ’90, allora dovrà dimostrare sul serio di averne la volontà.

Gravina è il presidente della Lega Pro ed un imprenditore. E’ persona stimata e con un profondo pedigree nel mondo del calcio (con qualche successo a livello regionale come quello che ebbe come presidente del Castel di Sangro) , forse l’avversario più serio e difficile per Tommasi.

Sibilia è il figlio del presidente dell’Avellino degli ani ’80. E’ un politico di professione, nonchè coordinatore politico per la zona di Avellino.  Come tanti, troppi politici ha due piedi in migliaia di scarpe. E questo basterebbe a qualificarlo come la persona meno adatta a ricoprire un ruolo delicato come quello di presidente della FIGC. Il calcio ha bisogno di tutto, tranne che di un nuovo Matarrese o un nuovo Carraro.

Di sicuro sarà una lotta aspra, acerrima e che vedrà molti (come sempre è stato) colpi bassi scagliati da una o dall’altra parte.
La speranza, per una volta è che questa volta la vergogna per ciò che sta succedendo da circa 20 anni, nel mondo del calcio, possa prendere il sopravvento su tutto e dare al calcio italico, un’ ultima (attesa da troppo tempo)  speranza.

3 Commenti

  1. Belin, i miliardari comunisti (sindacalista di altri miliardari x altro)… solo in Italia si possono vedere certe cose…

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