Con il nostro Des

Domenica 20 dicembre 2020. Ore 17.00. 7 punti in classifica. 12 partite senza vittorie. Meno 4 dalla zona salvezza. Genoa asfaltato da Insigne Junior e Sau. Montipò sembra Sepp Maier, Tuia Beckenbauer. Non fumo, non bevo, apparentemente non ho vizi. Uno sì: amo il Grifone. Ho finito le imprecazioni. Sento Adriano che immediatamente mi dice di stare sereno: per lo zio, SI FA. Eccome se si fa: l’impatto è devastante. Vittoria a La Spezia. 18 punti in 9 partite. Ed ora, una naturale flessione. Ma c’è flessione e flessione: questo non è il Genoa di Maran, o il molle Genoa di Prandelli. Questo Genoa, nonostante tutto è VIVO. Punito per disattenzioni. Ma vivo. Facciamo fatica, soprattutto a produrre occasioni da rete. Siamo meno brillanti. Ma siamo sempre lì, sul pezzo, e l’impressione è sempre quella di potersela giocare. Diciamocela poi tutta: l’Inter di questo periodo è ingiocabile. La Roma soffre solo con le grandi, e le medio-piccole le batte tutte. Eppure questa enorme forbice non si è vista. Ora abbiamo 2 partite importanti, ed una fondamentale. Non occorre adagiarsi sugli allori, bisogna ripartire, ma ricordiamoci che per una buona volta tocca a noi fare la lepre e non inseguire. E non è poco. Fondamentale non perdere col Parma. Fondamentale per affossarli tenerli lì, distanti, perché mors tua, vita mea. Fondamentali poi saranno le gare con Benevento e Spezia.

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