Verona e Atalanta

IL BEL CALCIO

Ossessionato da questo concetto così in voga tra molti soloni delle tv ed espresso in maniera spesso subdola da alcuni interpreti delle panchine, non ultimo D’ Aversa, ho deciso di guardare Verona Atalanta ossia la sfida tra il maestro e l’allievo, due nostre vecchie conoscenze.
Anche se in panchina per i veronesi non c’era Juric, squalificato, ma Paro altra nostra vecchia conoscenza anche lui.
Molto meglio l’Atalanta di Gasperini anche se, francamente, non vedo come sarebbe potuto essere diverso vista la differenza abissale di tasso tecnico tra le due squadre.
Ma tutto questo calcio spettacolo non l’ho visto.
Un rigore per un regalo assurdo di un difensore giallo blu.
E la solita azione tutta forza e potenza di Zapata.
Poco altro.
Quello invece che ho visto di spettacolare è Romero nostro ex che difende, si porta sempre nei 16 metri sulle palle inattive e partecipa alla manovra offensiva bergamasca.
Intendiamoci che fosse fortissimo lo sapevamo anche noi.
Ceduto ad una cifra iperbolica almeno per i nostri canoni.
Ma che poi , a ben guardare, altro non è che il costo pagato per i riscatti di Sturaro e Favilli che sono fuori dai radar anche a Verona.
Finché si continuerà a fare calcio così non vedo come sarà possibile uscire dalla routine della lotta per non retrocedere.
E ancora grazie che c’è lo Zio che i punti li fa, li ha sempre fatti.
Meglio spegnere la televisione.
Il Genoa il suo lo ha fatto.
Ballardini pure.
Come sempre.
Mentre, come al solito, manca qualcun altro all’appello.
Forza Genoa.

GLT

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