Come si era potuto immaginare nelle ultime 24 ore, non c’è stato nessun colpo di scena per le sorti del Genoa; il Grifone rimane nelle mani di Enrico Preziosi, SRI Group di Giulio Gallazzi non è riuscita nell’intento di acquistare il Club più antico d’Italia.
Una telenovela durata quasi 4 mesi, che ha tenuto tutto il popolo rossoblù col fiato sospeso, sia chi era pro Preziosi sia chi era contro. E’ successo tutto ed il contrario di tutto in questi 4 mesi, adesso però rimangono le macerie, che in qualche modo bisogna togliere e ricostruire, daccapo.
La tifoseria è spaccata come mai era stata nella storia ultracentenaria del Grifo. Da un lato ci sono appunto i tifosi pro Preziosi (pochi ormai) e quelli contro (la maggioranza). Inoltre c’è anche il lato tecnico da considerare, con moltissimi tifosi che chiedono la testa di uno Juric in confusione, al contrario della TO che invece si schiera al fianco del mister croato. Ma con intelligenza su questo punto si remerà tutti dalla stessa parte, per la squadra.
La squadra, appunto. Già non sta andando bene in campionato, come reagirà a questa notizia del mancato accordo per la vendita della società? O erano già al corrente da tempo che nulla sarebbe cambiato, oppure c’è il rischio di un ulteriore contraccolpo sulle loro prestazioni, già di per sè meno che esaltanti.
Quindi abbiamo diverse cose da dover ricostruire in fretta, non c’è assolutamente altro PREZIOSO tempo da perdere.
Però a volte non tutto il male viene per nuocere, si direbbe. Si perchè da tutta questa fantastica, grottesca vicenda abbiamo potuto trarre numerosi insegnamenti, che ci saranno utili per il futuro:
- abbiamo imparato che il giornalismo, quello serio, preparato, di indagine e ricerca, non esiste più: sabato 1 luglio la Gazzetta dello Sport in un trafilettino in prima pagina titola :”Genoa venduto, Preziosi lascia“. Come detto dopo 3 mesi esatti nulla è cambiato, per cui la domanda è: chi ve lo ha detto? Avete verificato la notizia? Avete ritrattato la notizia nei giorni successivi? Per non parlare poi di tutti coloro che ogni giorno scrivevano qualcosa tanto per dover riempire le colonne del quotidiano, senza dare una mezza notizia in più rispetto a quanto scritto il giorno precedente.
- abbiamo appunto imparato che, nonostante la trattativa fosse ormai diventata come il Grande Fratello, dove la riservatezza non si sa manco dove stia di casa, le cose importanti ad ogni modo le conoscevano solo un numero di persone che non supera le dita di una mano. Infatti ad oggi ancora ufficialmente non sappiamo cosa abbia offerto SRI Group nello specifico e nemmeno si sa cosa non sia andato giù a Preziosi per non accettare. Per cui le congetture, al solito, le abbiamo lasciate ad altri.
- abbiamo imparato, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che i social networks sono diventati il palcoscenico che dà voce a tutti, ma proprio a tutti: in primis a me, che non essendo nè giornalista nè laureato mi dà però la possibilità di poter scrivere su un giornale sportivo online (per passione). E poi ad una lunga serie di personaggi tra i quali l’ignorante, l’intelligente, il supponente, lo scienziato, il ruffiano, lo sgrammaticato ed anche (molti, per fortuna) la persona a modo.
Siamo tutti genoani e fratelli, è vero, però alcuni hanno la verità in tasca, sanno nei minimi particolari cosa sia successo nella trattativa (magari grazie alla soffiata di Pino il fornaio sotto casa) permettendosi pure di dare titoli di ogni genere al primo che non la pensa allo stesso modo. C’è pieno di leoni da tastiera, servirebbero più leoni in gradinata pronti a cantare a squarciagola per 95 minuti per sostenere la nostra maglia, invece che essere sempre attaccati a quei maledetti smartphone per ciattellare cosa ha fatto quello piuttosto che l’altro.
Sembra un controsenso scritto da me, ma il mondo era migliore senza social networks.
- abbiamo imparato ancora una volta di più che quello che dice Preziosi è da prendere con le pinze, quelle a pappagallo magari, qualunque cosa esso dica, anche che domani giochiamo col Bologna, è sempre da verificare e riverificare. Non perde mai occasione per far aggiungere frasi su frasi da ricordare nei tempi sotto il capitolo “Pinocchio informa..”.
- abbiamo imparato che Gallazzi probabilmente (lo scrivono anche sul NY Times e sul Daily Mail, copiando un pezzo della Reuters) voleva si offrire 120/140 milioni di euro, ma era alla ricerca forsennata di investitori pronti a credere al suo progetto. Lui di suo non ci avrebbe messo un centesimo.
- abbiamo imparato che le due parole “comunicato congiunto” non significano nulla, dato che da quando sono state pronunciate dai due protagonisti principali di questa commedia, ognuno ha cominciato a parlare per conto suo coi propri fidi scudieri a far da garante (Gallazzi con Repubblica-Adamoli e Lettera 43, Preziosi col solito e immancabile Brenzini e Telenord tutta).
- abbiamo imparato una nuova materia grazie a questa infinita trattativa: l’economia, o per meglio dire l’alta finanza. Durante questi mesi si è sentito parlare di assets, equity, fondi di investimento, due diligence, advisor, closing. E c’è chi è diventato un esperto nel settore solo grazie a questa trattativa, meglio che il CEPU. Ma meglio parlare di calcio, no?
- abbiamo imparato, ma neanche poi tanto lo sapevamo già, che noi grifoni siamo un popolo di sognatori folli, che in un momento di contestazione ad oltranza alla presidenza riusciamo ad abbonarci in 17.550, risultando i quinti in Italia per numero di abbonati; speranzosi oltremodo di poter vedere una luce in fondo ad un tunnel nel quale siamo entrati ormai da qualche anno, e che una volta vista è stata subito ritappata, magari per fortuna, magari invece è un peccato, solo il tempo ce lo potrà dire (e se qualcuno ci illustrasse qualcosa a tempo debito ve ne saremmo grati).
In definitiva, ricostruiamo il nostro entusiasmo, se così si può dire, in questo momento di magra di risultati, ricompattiamoci e come lo scorso anno diamo una mano a questa combriccola di giocatori, facciamo la nostra parte dalla gradinata, ma in modo serio: cantiamo 95 minuti, ora che sono tornati tamburi e megafoni non ci sono più scuse, ci sono ancora vari settori della Nord che guardano passivamente il match. Nei momenti più bui, nei primi duemila per non andare troppo in là con la mente, eravamo assordanti in Serie B. Oggi siamo assuefatti dagli smartphone e imborghesiti dagli 11 anni di Serie A, quasi fosse una condizione nobile che non ci toglierà mai nessuno.
E alla società chiedo serietà, come non mai in questo momento storico. Qui si gioca su un tavolo troppo importante, la solidità della società Genoa è basilare visti i parametri imposti dalla FIGC per il prossimo anno, e un pò di timore giustamente serpeggia visti i debiti contratti negli anni.
Anche perchè si dice che nonostante tutto, pare che il Preziosi ora abbia liquidità avendo ricevuto circa 100 milioni di euro da Bonomi per la vendita di Prenatal. Sarebbe quindi il momento di mettere davvero in sicurezza la società, prima ancora che venderla.
tutto bene , solo un punto non mi torna Adriano , i pro sono molti di più di quelli che credi
Ciao Giuliano, tu credi? Me lo auguro veramente.
più che pro preziosi, io li definirei pro Genoa, io ad esempio se il prez si levasse di torno sarei contento, ma prima di stappare bottiglie e fare caroselli vorrei sapere chi sia il suo successore, non vorrei trovarmi a fare un salto dalla padella alla brace solo perchè non vedo l’ora che se ne vada, come dicono da altre parti piuttosto che niente, meglio piuttosto
Concordo con te Giuseppe, io non sopporto più la gestione Preziosi, ma per prendere un viperetta qualsiasi vade retro. Spero solo che stavolta il ragionamento del presidente sia stato quello del “devo lasciare il Genoa in buone mani” e si è accorto che non lo fossero.
il Viperetta qulsiasi al momento e’ uno che sta facendo MOLTO MEGLIO dell’attuale preziosi….per cui…
Aspettando i cambiamenti annunciati dal presidente, di pro ne vedo pochini. Pochi giocatori con mercato, un mare di debiti,nessuna programmazione se non vivere alla giornata. Unica certezza il popolo genoano.
Angelo bisogna vedere se ha voglia di rimettersi in pista con la liquidità che dovrebbe avere adesso. Altrimenti che metta in sicurezza la società e venda veramente, non un teatrino di così basso profilo.
la liquidita’ non intende metterla nel Genoa…l’ha ampiamente detto…
prima di tutto ringrazio la redazione per la costante e diligente informazione che nn ha prezzo. sono u po` deluso, ma per nulla sorpreso,nn c’era un solido acquirente secondo me.
se abbiamo imparato qcosa lo vedremo alla prossima ma personalmente spero che la societa` riprenda la cooperazione con qcuno per il discorso giovanili del genoa e che nn sia troppo miscia per fare aggiustamenti a gennaio. poi vada come vada, domenica si gioca e forza stramaledettamente genoa.you’ll never walk alone.
Grazie a voi che ci leggete con passione. Preziosi deve mettere in sicurezza la società, senza se e senza ma.
Vende Pellegri Perin Izzo Asensio e Laxalt
Retrocediamo, si intasca il paracadute e ci lascia in mutande! Forza Pinocchio 💪🏽🔝