La nuova era Juric.

Enrico Preziosi ha deciso. Neanche il buon Perinetti è riuscito a far cambiare idea la presidente, via Ballardini e, molto a sorpresa, dentro Ivan Juric, ancora sotto contratto con il Grifone.

Ballardini paga il poco feeling che da sempre ha col presidente. Ma il presidente stupido non è, e se lo ha richiamato diverse volte è perchè sa che una toppa gliela riusciva a mettere sempre. Questa volta gli ha voluto dare una chance dall’inizio, un pò per vedere cosa sapeva fare, un pò forse per accontentare il popolo, fatto sta che con 12 punti in 7 partite Ballardini ha dovuto salutare. Gli è stato imputato il non gioco della squadra (e in un’intervista addirittura definito scarso, una caduta di stile del Prez non da poco, forse era così arrabbiato per come erano volati gli stracci col mister? chi lo sa).

Tutti provano ad immaginare chi potrà essere il successore. Chi dice Nicola, chi spera Prandelli. L’annuncio è shock: Ivan Juric. L’allenatore sostituito proprio da Ballardini, dopo che la scorsa stagione aveva avuto uno score terribile. Per cui il tifoso medio si chiede: perchè?

Ci sono diverse teorie a proposito (e la risposta la sa solo il presidente, sia chiaro):

  • si è voluto dare una nuova chance ad un allenatore che nel primo anno aveva fatto anche delle ottime cose, fino alla famigerata disfatta in casa col Palermo.
  • lo ha ripreso per non avere un altro stipendio a carico, e già che era pagato si  è puntato su di lui.
  • non bruciamo un nuovo allenatore con questo ciclo terribile, prendiamo Juric che è già sotto contratto e se tutto andasse male solo dopo queste partite ne prendiamo uno nuovo.
  • una risposta che non ci viene o non sappiamo.

Quello che è certo è che Preziosi prima di richiamarlo ha valutato diverse opzioni, ed una di queste è sicuramente Davide Nicola, ex giocatore rossoblù ed anche lui allenatore della nuova era con idee offensive. Ma per motivi che non sappiamo la scelta è ricaduta sul croato, per molti apparsa una scelta incomprensibile. Ma Didi rimane con le antenne dritte.

In questo momento c’è solo una cosa da fare. Tifare Genoa, come sempre, e sperare che il mister insieme alla squadra sappiano dare una sterzata non tanto in termini di punti quanto di prestazioni, quelle che al presidente sembravano il punto debole del Genoa. E che Piatek continui a buttarla dentro come sa far lui.

 

 

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