Ricordi di gioventù

Storie di Maglie e artifizi

Da giovane, a casa, non si navigava nell’oro.
Le “cose” si sudavano.
Le magliette delle squadre di calcio originali erano cosa costosa e non alla portata.
La prima, taroccata, la comprai nel 1989 sulla Rambla a Barcellona, era della nazionale spagnola con il 7 di Butragueño.
Poi per italia 90, misi le grinfie su quelle di Italia, Germania e Brasile perché (se non erro) ogni tot sacchetti di patatine avevi diritto ad averne una. Ingrassai molto per ottenerle.. ne valse la pena.
Lo spesone primo ed ufficiale avvenne con la maglietta a sponsor Mita del Genoa di Bagnoli. Mi costò tre reni (uno era di mia nonna, ma comunque non ce l’avrebbe mai fatta anche “con” quindi non mi ritengo responsabile).
L’alluvione del 93 mi fece correre come uno sciacallo (ma ero solo un giovane squattrinato) al “coordinamento” che, a magazzino rovinato, le tirava dietro. Ed ecco la mia seconda maglia del Grifo a marchio Saiwa a maniche lunghe.
Poco fa ho tirato fuori da una scatola quella degli azzurri di Italia 90 delle patatine. Diadora.
Più o meno ci entro ancora.
Chissà che non porti buono per questi europei

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