Genoa, tra necessità e ambizioni

La società ROSSOBLÙ punta a un modello Atalanta, è chiaro a tutti: uno o due pezzi pregiati a stagione partiranno e nel mentre altri giovani talenti in squadra emergeranno. Il tutto senza stravolgere la rosa e tenendo in primo piano l’obiettivo di una permanenza serena in categoria con graduali ambizioni europee che potrebbero concretizzarsi anche prima del previsto. In 4 anni il bilancio sarà una meraviglia e si potrebbe fare il salto.
E questo è scritto nel bilancio depositato di recente.

Un uccellino mi ha detto che potrebbe essere Martinez a cambiare maglia per circa 30mln.
E non Albert.
Frendrup oggi vale molto.. ma è talmente giovane che tra 1 anno o due potrebbe valere il doppio o il triplo.
Vitinha e Spence sono obiettivi ma a cifre differenti, non a quelle previste dai contratti in scadenza il 30 giugno.
Non credo sarà un grosso problema fare tutti felici, probabilmente con pagamenti l’anno prossimo. Molto probabilmente.

A mio avviso e dei colleghi coi quali mi sono confrontato, c’è una situazione per la quale il Genoa sarà attento spettatore in 2 fasi.
L’Europeo.

Fase 1
Tenere d’occhio chi può fare al caso nostro

Fase 2
La situazione Retegui. Eh si perché se da un punto di vista potrebbe non combinare un fico secco e gli azzurri potrebbero non superare neanche il girone, come non ipotizzare un bel cammino azzurro col Re che fa gol a grappoli? Per quel che ne sappiamo, tra un mesetto, potrebbe anche valere un sacco di soldi in più di quanto è stato pagato.

Per via di questi due aspetti  nom trascurabili, a meno che non si presentino presto delle offerte clamorose in sede per qualche nostro gioiello, il nostro sentore è
che nel CDA di ieri, la dirigenza abbia stilato un piano sulle richieste del Mister ma senza farsi prendere da una inutile smania di operare immediatamente nei “cartellini pesanti”

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