Stento a capire la mia cittá

Sottotitolo

La risposta che non trovo e quel che tanto mi manca

L’aria pallonara cittadina é sempre la stessa da quando io ne abbia memoria, circa 50 anni.

Il tifoso della Samp guarda all’alto in basso quello del Genoa.

Una guerra tra poveri, permettetemelo. Ma io non parlo di sfottó che finché restano tali sono il sale della rivalitá cittadina… parlo proprio di atteggiamento superiore della tifoseria blucerchiata.

Esaminiamo i tempi recenti a Genova. La musica é cambiata rispetto al passato quando la Samp di Mantovani faceva scintille. Parecchio

Dal primo gennaio 2020 fino ad oggi, gli scontri diretti in ogni competizione dicono che al triplice fischio del direttore di gara nei derby genovesi si sono viste 2 vittorie a testa e 3 pareggi. Onestamente i pareggi sarebbero 2 perché il Doria ai rigori portava a casa l’ultimo derby di Coppa Italia quindi 1 vittoria in piú..

Migliori marcatori? Con 3 sigilli a parimerito troviamo un bomber per parte, Scamacca e Gabbiadini.

Qualcuno vede un grande divario? Io no. Per lo meno non da giustificare un certo tipo di concezione del piñu forte.

E gli altri derby in Italia cosa ci dicono? Come stanno le tifoserie nella corsa a primeggiare in cittá?

Pensate che dal 2000 ad oggi il Toro ha battuto la Juve una sola volta per 2-1 con in panchina Ventura. Ripeto: in 25 lunghi anni, una sola misera volta.

Negli ultimi 41 derby della Capitale in serie A, la Lazio ha vinto solo 13 volte. Una miseria. Eppure chi soccombe, qui, é un club da Europa spesso e volentieri

Negli ultimy 30 derby della Madunina il Milan ha perso 15 volte. Un abominio.

E se in quelle cittá, il parametro per eleggere il piñu forte fosse quello valido nella cittá di Genova, cosa dovrebbero fare i tifosi di Toro, Lazio e Milan? Non uscire di casa dalla disperazione? Ma non credo proprio!

Negli ultimi 15 anni il Genoa ha bazzicato una stagione in serie B, risalendo subito.

La Samp invece é stata per tre stagioni in cadetteria.

Sempre per gli ultimi 15 anni… Miglior piazzamento? La Samp di Sinisa al termine della stagione 2014/2015 chiudeva settima. Il Genoa sesto. Beh chiaramente era l’anno della barzelletta della licenza UEFA ma questo articolo vuole arrivare altrove. All’evidente equilibrio sotto la Lanterna.

A Genova sono oltre 10 anni che le due compagini si equivalgono.

Eppure la sponda blucerchiata che tra l’altro bazzica attualmente in cadetteria ha un atteggiamento di superioritá nei confronti della sponda genoana.

E aggiungiamoci anche che tendenzialmente gli organi di informazione cittadini sono catastrofisti verso il Grifone e ottimisti con l’altra squadra.

Perché?

Perché mai dovrebbe valere di piú un tricolore degli anni 90 rispetto a 9 scudetti vinti agli albori del calcio italiano?

Non me lo sono mai spiegato, eppure siamo tutti figli della stessa cittá. Ma una parte della tifoseria ha un atteggiamento di supremazia cittadina verso l’altra e ne ha piena convinzione.

Me lo spiegate voi?

E attenzione, chi vi scrive aveva un papá doriano e non mi vergogno di avere visto al Ferraris (da felice invitato) non poche partite della Samp di Eriksson che era una meraviglia da vedere giocare al calcio.

Io non sono per l’odio e per lo scontro tra genovesi, non vivo Genoa e Samp con la continua corsa a guardare il risultato degli altri. Chiaramente sono un paio di anni che me la ridacchio, ma non é a differenza di quando ero ragazzino una prioritá.

Ma questo non fa di me un essere superiore, per caritá. Figuratevi che avró acceso almeno 20 candele in chiesa a ridosso di Taranto-Genoa sul neutro di Lecce del giugno 1987 (finita 3-0 DeVitis-Maiellaro-DeVitis).

Sono quasi vent’anni che non vivo piú a Genova e vada come vada, al lunedí mattina al bar, prima di iniziare la settimana lavorativa non partecipo piú a certi giochi di sguardi e anche piccole malefatte durante il cappuccino tra tifosi delle due sponde.

Vi diró, sia nel bene che nel male mi manca. Tantissimo.

Eppure il Genoa lo respiro, sono qui a scriverne con passione ogni Santo giorno.

Ma continuo a non spiegarmi come sia possibile che in un sostanziale equilibrio cittadino dove peraltro nessuna delle due “gira in coppa” una possa dirsi nettamente suprema all’altra.

E forse é proprio bello per questo il calcio dei genovesi.

Perché Genova oltre che Superba é anche e soprattutto strana.

Be the first to comment

Leave a Reply