Preziosi Story: un lungo viaggio sulle montagne russe

La storia del Joker Preziosi con il Genoa è stata un grande ottovolante condito da tante salite e discese. Molto male all’inizio, poi tante belle soddisfazioni in Serie A con qualche neo evitabile.

Arrivato a Genova nel giugno del 2003 deve subito subire l’onta della retrocessione della squadra in serie C1, ma a causa del “caso Catania” ci sarà il blocco delle retrocessioni e il Genoa rimarrà in serie B. La stagione 2003-04 sarà una normale stagione di assestamento in serie B, di preparazione per sferrare il colpo decisivo l’anno successivo. Nel frattempo a Gennaio arriva uno sconosciuto argentino, tal Diego Milito, che inizia subito a segnare molti gol.

Nel 2004-05, proprio grazie a Milito e ad uno squadrone per la serie B il Genoa ottiene, seppur con fatica, la promozione in Serie A con Serse Cosmi al timone della squadra, ma scoppia un’altro caso dopo l’ultima partita con il Venezia. Il Genoa viene dichiarato colpevole di aver comprato la partita con una busta contenente 250 mila euro e la retrocessione in Serie C con 3 punti di penalizzazione diventa realtà.

Nel 2005-06 il Genoa riesce a tornare subito in Serie B vincendo i playoff, eliminando prima la Salernitana in una storica partita con 30mila tifosi impazziti al gol di Dante Lopez, e più agevolmente il Monza.
Nel 2006-07 la squadra del Joker (che affida l’incarico di allenatore a quello che sarà il miglior allenatore del dopoguerra rossoblù, Giampiero Gasperini) si impossessa definitivamente della Serie A giungendo al terzo posto del campionato di Serie B, in quella che è stata definita la “Serie B più forte della storia” poichè vi erano anche quell’anno Juventus e Napoli. Nel frattempo a livello giovanile il Grifone si impone nel prestigioso Torneo di Viareggio (l’anno precedente era arrivata in finale sconfitta solo dalla Juventus).

Finalmente è Serie A. 

Il primo anno di Serie A si chiude bene con un decimo posto e l’esplosione di Marco Borriello autore di 19 gol.
Nella stagione successiva, la 2008-09 arriva il punto più alto della gestione Preziosi. La squadra assemblata è di livello europeo con il ritorno da favola del principe Diego Milito, Thiago Motta svincolato, Criscito, Ferrari. Il campionato si conclude al quarto posto a pari punti con la Fiorentina, e solo per lo scontro diretto il Genoa non si qualifica ai preliminari di Champions League ma all’Europa League.

Nel 2009-10 c’è la cavalcata europea che purtroppo si concluderà dopo il girone eliminatorio, complice un girone non facile e una gestione del mercato non propriamente ottimale (l’inizio del fantastico mondo vorticoso delle plusvalenze che la tifoseria mai digerirà). Un esempio su tutti? Thiago Motta viene ceduto insieme a Milito all’Inter e per sostituirli vengono ingaggiati tal Zapater a centrocampo (sarà ancora meglio di Motta, disse il Joker) e il giovane Mattia Destro, ancora oggi mai esploso.
Nel 2010-11 subito dopo il Mondiale tenta con acquisti mirabolanti (su tutti il portiere ritenuto migliore al mondiale, il portoghese Eduardo) di ripetere le gesta di due anni prima ma finisce solo al 10°posto (con allontanamento di Gasperini).
Nel 2011-12 e 2012-13 due bruttissimi campionati conclusi al 17° posto con salvezza nelle ultime giornate inziano a fare venire i mal di pancia alla tifoseria.
Nel 2013-14 il Genoa chiude al 14°posto dopo un campionato toalmente anonimo figlio delle conitue plusvalenze.

Nel 2014-15 finalmente torna Gasperini sulla panchina del Genoa ed arriva uno splendido 6°posto con qualificazione all’Europa League. Che però non verrà giocata mai perchè il Genoa non ha ottenuto la licenza UEFA.
Gasperini e tifoseria sono furiosi con la dirigenza, ma si riesce a convincere il mister a restare.
Nel 2015-16 il Genoa chiude 11° con un campionato dignitoso con alcune vittorie di spicco, ma alcune frizioni poi sanate con la tifoseria e il sempre difficile rapporto con Preziosi fanno prendere a Gasperini un’altra strada.
La stagione 2016/17 con l’avvento di Juric e un’annata disgraziata conclusa con una salvezza a tre giornate dalla fine dopo un girone di andata quasi da Europa, misteri del calcio.

L’ultima stagione ricomincia con Juric al timone. Il croato dura fino al derby, perso malamente, sostituito poi da Davide Ballardini che con una media punti da Europa porta in salvezza il Vecchio Balordo con diverse giornate di anticipo, guadagnandosi la conferma anche per la stagione 2018/19.

Adesso Preziosi ha deciso di lasciare dopo 15 anni di presidenza del Genoa, con alcuni alti e diversi bassi che ormai la tifoseria, in maggior parte, non gli perdona più. Oltre alla fatidica domanda “Ma con tutte le plusvalenze che facciamo, possibile che il bilancio del Genoa sia sempre in rosso?”.

Speriamo solo che il nuovo acquirente (se mai arriverà) possa garantire una forza economica importante e anni splendenti ai tifosi rossoblù e che non sia soprattutto un “viperetta” qualsiasi.

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