La mia verità (con Penn)

Adesso parlo io

Senza alcuna verità in tasca, condivido con voi il mio pensiero, mero frutto di personali congetture ma basato su fatti reali che mi hanno portato ad una conclusione.
Condivisibile o meno.

Il futuro del Genoa.
I presupposti a mio modesto parere sono sostanzialmente tre.

1) il Genoa ha a bilancio molte partite debitorie figlie di errori di gestione (chi non le fa?) e rende poco appetibile l’acquisto della società. É però un dato di fatto chiaramente leggibile dai bilanci che nell’ultimo triennio continuano a diminuire in maniera importante.
Questo a mio parere è frutto di un programma di alleggerimento dei debiti per rendere la società vendibile.
2) In maniera particolarmente incisiva la scorsa stagione il Genoa aveva un grande numero di giocatori in prestito. Quest’anno molte operazioni sono state condotte con obbligo di riscatto tra un anno e a mio parere si tratta di una grossa differenza migliorativa nella linea di condotta della gestione. E non ho visto operazioni poco comprensibili per milioni e milioni di euro tipo quelle del recente passato per Sturaro, Valietti, Favilli, Rizzo, Pinamonti, Jaroszynski (per citarne alcune).
3) Il mantenimento della categoria è l’unico e palese obiettivo affinché il Genoa possa avere comunque un valore di mercato importante e allineato con gli investimenti fatti e le spese da fronteggiare in futuro

Sicuramente anche quest’anno si corre un grosso rischio, ossia il fatto di non avere grosse certezze sulla reale potenza di fuoco dell’attacco rossoblù per il quale ci possiamo solo che augurare ottime sorprese specialmente da Shomurodov (che ve lo dico subito, segnasse 7/10 gol con prestazioni convincenti, a gennaio verrebbe secondo me sacrificato per coprire costi di gestione e per velocizzare il ripianamento dei debiti).

Trattative più o meno consistenti di cessione societaria sono state portate alla luce e seguite dalla stampa, da noi e da tutti gli addetti ai lavori ma probabilmente non è ancora il momento giusto. Per questo siamo fermi al palo. Potrebbero volerci ancora un anno o due secondo quello che è la mia visione della tempistica necessaria alla diminuzione dei debiti a bilancio ed alla normalizzazione di varie situazioni di bilancio.

Potrei sbagliarmi ma non credo di molto.

Chiaramente se così fosse ci sono due fattori (uno totalmente incontrollabile) che potrebbero mandare all’aria questo bel progetto… ossia:
a) retrocessione
b) covid-19

Non voglio e non posso credere che se sono appetibili squadre meno importanti del Genoa sul mercato.. il Grifone non lo possa essere per acquirenti nazionali ed internazionali.
E da li probabilmente la spiegazione di quegli investimenti non fatti dall’attuale dirigenza che oggi sembrano cosa inspiegabile per il fatto che non vengano realizzati.. in realtà sono forse destinati a chi verrà dopo Preziosi.

Mi rifiuto di pensare che un imprenditore di successo come lui non abbia ben chiaro che cosa fare per il futuro del club rossoblu.. Per potersi levare dei guai e dall’odio che lo circonda e riuscire a rientrare di una parte dei soldi investiti. Tenete anche conto che non é più un ragazzino (con tutto il rispetto) e magari potrebbe davvero essersi stancato (mai quanto molti tifosi…).

È questione di tempo secondo me affinché passi la mano.
Ma non credo meno di un anno (e lo dico dopo il naufragio della trattativa Boulgoute sul quale contavo ed ho tenuto contatti e canali ben accesi fino al recente naufragio).
L’ingaggio del direttore sportivo Faggiano probabilmente è indicatore di delegarlo ad equilibrare questa situazione e dare forma a quello che è un vero progetto di saluti di Preziosi, a mio avviso oggi ostaggio di una società che non può vendere alle cifre ed alle condizioni che vorrebbe per le evidenti ragioni che ho esposto.

E badate bene.. questo non è un articolo per attaccare o difendere niente e nessuno. Ma come ho scritto.. é a mio parere l’attuale progetto.

Chiudo con una mia triste percezione a livello nazionale: anni fa il Genoa era visto da molto tifosi italiani come una sorpresa che spesso e volentieri castigava le grandi col bel gioco. Oggi il Vecchio Balordo é antipatico ai più.. siamo quelli che fanno i favori sul mercato alle grandi e si salvano sempre all’ultimo minuto.
Da squadra “simpatica” a “odiosa”. Fateci caso parlando con tifosi di altre squadre ma soprattutto di altre città.. guardate i commenti a noi rivolti su siti calcistici di livello nazionale.

Credo che tutto questo abbia una scadenza. Non troppo lontana.

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